Il Diritto alla Salute globale
Sabato 27 settembre 2025 dalle ore 8:30 alle ore 13:30 presso la Biblioteca Comunale "Emma Perodi" convegno:
Il Diritto alla Salute globale fra utpia, realtà attuale e prospettive di cambiamento
Il convegno è organizzato dall’Associazione Spazio Etico con il patrocinio del Comune di Cerreto Guidi. L'ingresso è gratuito e possono partecipare oltre che i Professionisti Sanitari e Appartenenti al mondo del Volontariato, anche Cittadine e Cittadini.
Per gli operatori nel ramo sanitario è richiesta l'iscrizione compilando il modulo richiesto.
Programma
8:00-8:30 Iscrizioni
8:30-8:45 Saluto delle Autorità - Sindaca Simona Rossetti
8:45-9:00 Apertura Convegno
Prima Sessione
9:00-10:00 La Sanità è ancora un bene comune?
10:00-11:00 Un sistema Sanitario in transizione
11:00-11:30 Pausa caffè
Seconda Sessione
11:30-12:15 Verso una nuova coscienza di Salute a iniziare dalla Comunicazione e a ri-pensare ai Luoghi della Cura
Tavola Rotonda
RELATRICI e RELATORI
BELLINI Elena
BOLZONELLO Carlo
GALLETTI Matteo
LORA APRILE Pierangelo
MANNINI Antonella
MASSERIA Loredana
NUCCI David
ORSI Mariella
MODERATORI
FANDANELLI Mara
MARCHISIO Antonella
MARIANI Lorena
Per maggiori informazioni:
Ufficio Cultura
Tel. 0571 906225
Biblioteca Comunale "Emma Perodi"
Tel. 0571 906219
Altre informazioni sullo Spazio Etico: Sito Laborcare - Spazio Etico
Cos'è lo "Spazio Etico"?
È una Associazione di "promozione culturale e sociale" che ha lo scopo di favorire la circolazione delle idee e della cultura professionale tra quanti operano nel mondo della cura della persona.
È uno spazio dove professionisti sanitari, studenti e formatori si confrontano, riflettono e affrontano temi che hanno come denominatore comune la riflessione etica in ambito della cura ed il racconto di vissuti di malattia o di vita professionale.
Lo Spazio Etico può essere definito come un "luogo di incontro di esperienze" all'interno del quale si possono discutere temi che, dopo il processo di aziendalizzazione delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, trovano pochissimo ascolto. Si può parlare del corpo e del pudore, della fatica e della paura, della morte e delle emozioni che accompagnano il lavoro di cura. Restituire la parola al vissuto degli operatori che partecipano a questa esperienza è un'azione in controtendenza rispetto ai ritmi che l'organizzazione aziendale impone.
Dare tempo alla riflessione, alla condivizione dello smarrimento, alla gioia di raccontare i gesti di cura che attraversano comunque il lavoro sanitario significa aprire spazi di benessere non misurabili secondo indici di performance operativa, ma deducibili alla vasta partecipazione di operatori che continuano a frequentare questo luogo che si autoconvoca e si autopromuove.